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Aiutare altri a conquistare anime

A Proposito di... > Evangelizzazione personale

AIUTARE ALTRI A CONQUISTARE ANIME

Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli della terra battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate... (Matteo 28:18-20).
L'affermazione dell' autorità di Gesù, costituisce la piattaforma per un mandato ai discepoli. Poichè il Signore possiede ogni autorità, Egli può dare un ordine così. Tale ordine è definito da quattro verbi: Andare - Ammaestrare o fare discepoli - Battezzare - Insegnare.
Anche se l' accento fondamentale non è tanto sull' andare, quanto sull' ammaestrare e fare discepoli, l'azione dell' andare ci segnala che è finita l'attesa e che bisogna iniziare a mettere in pratica.
Il mandato riguarda il fare discepoli. Dopo essere andati dietro a Gesù ed essere diventati noi Suoi discepoli, dobbiamo proseguire accompagnando altri dietro all' unico Signore. Non è solo un comando, ma è proprio la condizione di discepolo, che fa agire come il Maestro. E' per questa ragione che Il discepolo vive per la riconciliazione del mondo con Dio ed è completamente impegnato nei confronti del suo Maestro.
Il discepolo è una persona che dipende totalmente da un'altra per acquisire la sua conoscenza e la sua sapienza. E' qualcuno che segue il maestro facendo ciò che quest'ultimo fa. Egli vive, in un certo senso, le sue stesse avventure e dipende in modo del tutto particolare dal Maestro (Giovanni 15:4,16).

Fare discepoli vuol dire: "fate degli altri uomini ciò che voi stessi avete imparato ad essere".
Poichè siamo discepoli che hanno visto, udito e ubbidito, possiamo trasmettere con convinzione ad altri aiutandoli ad entrare nella scuola del sommo Maestro per diventare anch' essi discepoli, cioè seguaci di Gesù, proprio come lo siamo noi.
Quanti vengono portati alla Scuola di Gesù, ricevono ad un certo punto il Grande mandato: ANDATE!
Questo verbo è accompagnato dalla congiunzione dunque che è conclusiva, perchè usata da Gesù a conclusione di un periodo di tre anni di scuola di discepolato.
L'ordine del Signore Gesù sarà realizzato ancora, attraverso "battezzandoli e insegnando loro".
Anche il battesimo comporta l' idea della sottomissione al Maestro e a coloro che insegnano l' Evangelo.
Fino al verso chiave di questo studio, Matteo aveva riservato l' uso del verbo insegnare solo a Gesù, ma ora tale azione viene estesa ai discepoli. E' infatti solo osservando gli ammaestramenti del Signore che si diventa Suoi discepoli. Ma il discepolo cristiano anche se ha ricevuto il mandato di insegnare ad altri, non cessa d' apprendere, perchè essere discepolo è uno status, una condizione e non una scelta temporale che può essere e non essere. Così mentre è insegnante di nuovi discepoli, egli stesso continua a essere discepolo del Sommo Maestro.
I discepoli imparano a seguire e a fare ciò che Gesù ha ordinato esaminando ogni giorno le Scritture per poter crescere in quella conoscenza che porta alla maturità cristiana.
Quest' insegnamento caratterizza la vita di un autentico discepolo che si preoccupa di trasmettere
tutte quante le cose che il Signore ha comandato perchè siano praticate.
GESU' RIMANE IL MAESTRO E LA CHIESA LA SUA SCUOLA.

Il campo missionario della chiesa è il mondo nella sua totalità.
Nella preghiera sacerdotale, Gesù dice chiaramente : come Tu hai mandato me nel mondo, anch' io ho mandato loro nel mondo (Giovanni 17:18). Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola (Giovanni 17:20).
Tra la missione di Gesù e quella della chiesa esiste quindi un parallelo e non esiste allora motivo per restringere il mandato. Il Vangelo è destinato a tutti i popoli; i valori di Dio valgono per tutte le nazioni.





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