chiesapentecostale.org


Vai ai contenuti

Menu principale:


Conquistare anime a Cristo

A Proposito di... > Evangelizzazione personale

CONQUISTARE ANIME A CRISTO

La proclamazione dell' Evangelo non deve avere carattere casuale, perchè l'obiettivo è quello di persuadere (2 Corinzi 5:1), fare discepoli (Atti 14:21) e quindi "cambiare direzione" o "convertirsi".
E' interessante notare che il verbo greco (epistrefo) usato in questi versi, non ha come soggetto Dio, ma l'evangelista o il peccatore. La stessa cosa nell' episodio di Atti 26:18 dove Paolo dice ad Agrippa che Cristo lo ha mandato ai gentili ad aprire loro gli occhi onde si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio... Paolo si sentiva un persuasore.
L' evangelizzazione, è comunicazione che ha per scopo la conversione. Non tende solo ad informare le persone, ma a conquistarle a Cristo.
Ma un' anima non si conquista mai agevolmente.
Il nemico, Satana, non abbandona così facilmente, anzi MAI, un'anima, perchè sa che ogni anima conquistata a Cristo, va ad aggiungersi al numero che sta per completarsi e col completamento del numero, per lui sarà la fine. Per Satana è una questione di sopravvivenza!
Per questa ragione egli attacca internamente con dubbi, lotte e legami vari. Esternamente, con persecuzioni, con ostacoli improvvisi e incomprensioni. Perciò, chi evangelizza, deve sempre avere comunione con lo Spirito Santo e consapevolezza che non per potenza, nè per forza, ma per lo Spirito mio dice il Signore degli eserciti (Zaccaria 4:6).
Gesù rivolto ai discepoli li invitò a diventare pescatori di uomini (Matteo 4:19).
Pescare è portare fuori dal mare del peccato e della perdizione prima che "anneghino". Non solo annunciamo la salvezza, ma collaboriamo col Salvatore in maniera fattiva, interessata, piangendo con Gesù per quanti non desiderano essere "pescati", malgrado il messaggio di salvezza e la nostra personale testimonianza di "scampati".
Sono passati ormai duemila anni dalla morte e risurrezione di Cristo, ma ancora restano due terzi della popolazione mondiale da conquistare, malgrado i mezzi di comunicazione, i mezzi finanziari e la libertà di azione.
La situazione più difficile non è il "mare" del peccato, ma l' indifferenza di molti credenti che assomigliano sempre di più agli uomini religiosi che precedettero il buon samaritano sulla strada che scendeva da Gerusalemme a Gerico (Luca 10:25). Invece di avere lo stesso sentimento del Buon Samaritano -Gesù- che si è fatto simile all' uomo per poterlo aiutare, davanti alla scena di peccatori che stanno "annegando", passano lontano, oltre, per non essere coinvolti.
Gesù ci chiama a "pescare uomini", ma ci previene avvisandoci che nel fare ciò, bisogna aspettarsi delle opposizioni: se essi hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi (Giovanni 15:20) . Inoltre, aggiunge: Rallegratevi e giubilate nelle persecuzioni (Matteo 5:12) e ricorda che il non portare frutto è condizione di morte (Matteo 21:19; Luca 13:9).
E' vero, conquistare anime a Cristo è segno di buona salute spirituale, di gioia del Signore (Giovanni 15:11), perchè si sta portando frutto.
Il mandato non è limitato ad alcuni discepoli, ma riguarda ogni autentico credente, perchè l'idea biblica del sacerdozio di tutti i credenti non consente a qualcuno di sentirsi esentato da tale compito.
I cristiani non sono per così dire dei "volontari", il loro servizio non è una loro creazione, ma è la risposta al mandato ricevuto.
Non è un' occasione per correre qua e là senza obiettivi, ma è un servizio che parte dal cuore ed è vincolante ed esigente a tutti i livelli, approfittando delle opportunità per fare il bene (Galati 6:10; Colossesi 4:5).
E le opportunità non mancano neanche per un istante davanti a noi, perchè tutto il mondo giace nel maligno (1 Giovanni 5:19).





Torna ai contenuti | Torna al menu