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LA DECIMA, DIRITTO DIVINO E DIRITTO UMANO, NON E' STATA LIMITATA NEL TEMPO
E' un errore credere che nell'attuale dispensazione di grazia, ossia nel Nuovo Testamento, la decima non debba più essere presa in considerazione; nessun punto della Bibbia sostiene un tale principio. La decima, ripetiamo, è scaturita spontaneamente dal cuore di un uomo votato a Dio. Solo più tardi Dio l'ha data come regola al suo popolo, come un modello di spiritualità (questo è duro da capire per coloro che vivono una spiritualità astratta) e di fede, come consiglio di imitare il sentimento che mosse Abramo, uomo a Lui gradito. Non si può negare che anche la decima costituisca un punto di contatto fra l'uomo e Dio; essa fa meglio intendere la nostra dipendenza da Lui e nello stesso tempo ci libera dalle ansietà dell'esistenza (Salmi 23:1; 121; 1 Pietro 5:7). Le decime sono un diritto di Dio, lo si capisce dal come le reclama, un diritto che però si traduce non in un bene suo, ma nostro. Quando Egli richiama all'ordine il Suo popolo circa il dovere delle decime e delle offerte, lo fa per dimostrarci che, dopo tutto, solo attraverso la nostra ubbidienza possiamo manifestargli la nostra fedeltà ed Egli a noi la Sua benignità. Che la decima sia un diritto di Dio, lo scopriamo soprattutto nel libro del profeta Malachia. La pigrizia, la freddezza spirituale conducono inevitabilmente alla trasgressione dei comandamenti divini. Dio ne viene direttamente colpito e offeso. Questa è l'incisiva protesta che l'Eterno, al tempo di Malachia, indirizzo contro la disubbidienza, contro l'avarizia, contro il furto perpetrato dal Suo popolo: "L'uomo può forse derubare Dio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: "In che cosa ti abbiamo derubato?"Nelle decime e nelle offerte." (Malachia 3:8). Questo rimprovero veniva fatto da Dio alla vigilia della venuta del Messia e non troppo indietro nel tempo. La riprensione è forte, ma non meno forte è quella di Giovanni Battista, contemporaneo del Messia: "Progenie di vipere, ravvedetevi! Fate frutti degni del vostro ravvedimento! Preparate la via del Signore, raddrizzate i Suoi sentieri!". I tempi stavano mutando, ma la Parola di Dio era la stessa. I sentieri di Dio non sono altro che le Sue leggi, i Suoi pensieri. Giovanni predicava un ritorno agli insegnamenti divini come dimostrazione di ravvedimento, per dar luogo ad una reale conversione. Il grido di Dio non cessa. Gesù alza la sua voce nel tempio e dice: "Chi ha sete venga a me e beva, e fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno!". Si tratta della sua Parola vivificata dallo Spirito della Verità. Nella misura che riceviamo lo Spirito, saremo portati all'ubbidienza della Parola che si trasformerà per noi e per gli altri in fiumi di vita. Solo così eviteremo di divenire "sepolcri imbiancati". La salvezza per fede era alle soglie del mondo; la legge dell'amore avrebbe prevalso su ogni altra legge e per questa ragione il Signore conferma l'istituzione della decima che è compresa nelle opere dell'amore. Dio rafforza l'istituzione con una impegnativa promessa di benedizioni; è quasi una sfida a mettere alla prova la Sua fedeltà: "Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi alla prova in questo», dice il SIGNORE degli eserciti; «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla." (Malachia 3:10). Ma la decima è anche un diritto che Dio ha dato all'uomo che lo serve. Dio gli ha stabilito questo diritto in perpetuo, come "patto inalterabile". Così i servi del Signore non sarebbero umiliati da offerte che abbiano sapore di elemosina. Questo diritto è stato proclamato nell'antico patto (Numeri 18:19), ma come si è visto e ancora si vedrà, esso è fatto valere anche nel Patto Nuovo. Infine, solo nell'osservanza di quanto annunciato dal profeta Malachia, troverà il suo adempimento una promessa migliore: "«Ecco, io vi mando il mio messaggero, che spianerà la via davanti a me e subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi desiderate, entrerà nel suo tempio. Ecco egli viene», dice il SIGNORE degli eserciti." (Malachia 3:1). Vieni Signore Gesù!