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Dal pastore
NON TI AVVICINARE QUA
(Esodo 3:2 - 8)
Mentre il pruno ardeva e non si consumava, Mosè disse: "…voglio andare a vedere come mai il pruno non si consuma". Si era appena mosso per andare quando una voce maestosa, chiamandolo per nome, lo fermò a distanza dicendo: "Mosè, Mosè, non ti avvicinare": era Dio che lo avvisava del pericolo. L'uomo naturale non può avvicinarsi a Dio, ma dal giorno in cui il peccatore pentito sivolta verso Dio che lo salva, non si dovrà più allontanare anzi s’avvicinerà del continuo, mediante la santificazione. Mosè non aveva ancora il senso di Dio e dellecose sacre, aveva solo sentito parlare del Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe. Era incuriosito dal fuoco che avvolgeva il pruno e non lo consumava. Perciò Dio lo ferma a distanza: doveva solo guardare, riflettere e ascoltare il messaggio. Per il resto non era ancora pronto ed il fuoco poteva consumarlo se si fosse avvicinato con baldanza. "Togliti i calzari dai piedi": non calpestare il sacro. Mosè ubbidì e si mise in reverenziale raccoglimento e all’ascolto.
Il pruno è un cespuglio spinoso figura della natura umana. Mosè aveva un temperamento focoso, irascibile, basta leggere con quanta violenza reagisce vedendo un egiziano percuotere un Ebreo (Esodo 2:11,12) e alle acque di Meriba (Num. 20:7-11); ma con il continuo contatto di comunione con Dio, imparò l'umiltà e la mansuetudine e divenne l'amico di Dio con il quale parlava faccia a faccia (Esodo 33:11).
II fuoco è un elemento fondamentale molto comune all'uomo, si usa in tutte le case per cucinare, per riscaldare l'ambiente e per molti altri usi. Ma c'è un detto popolare che dice di non scherzare con il fuoco. Il fuoco non è soggetto ad alterazione come l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo che possono inquinarsi, il fuoco brucia le sostanze contaminanti e purifica l'ambiente. Così è Dio: il Suo nome viene bestemmiato da milioni di bocche, ma il suo splendore non può essere offuscato. E’ sempre lo stesso, egli trascende tutti e tutto.
Tornando al temperamento di Mosè, a quello che era prima, possiamo somigliarlo a quel pruno. Il fuoco doveva affinare il suo carattere e fortificarlo alla non facile missione che l'aspettava in Egitto e nel deserto . Giunse il tempo che, al posto del pruno, venne a trovarsi personalmente Mosè. Dio lo chiama ad avvicinarsi a Lui sul monte: “Sali da me sul monte e fermati qui.., e Mosè salì sul monte e la nuvola lo coprì. La gloria appariva come un fuoco divorante., e Mosè entrò in mezzo e rimase ....Esodo 24:12-18 (battesimo di fuoco), Mosè battezzato nel fuoco di Dio!Questo avvenimento lasciò su di lui un segno visibile: lui non lo sapeva ma gli altri vedevano la pelle del suo viso tutta raggiante (Esodo 34: 29-35)... altro che cosmetici! Così deve essere: gli altri devono vederlo in noi e dirlo, noi dobbiamo soltanto esserlo. Quando il ferro (figura di un carattere forte come quello di Mosè) viene immerso nel fuoco perde la ruggine, diventa incandescente con emissione di luce e calore, il fuoco entra nel ferro che diventa flessibile, piegandosi al volere di colui che lo lavora per ottenere da esso strumenti utili e di valore. Anche a noi Dio ci vuole immergere nel fuoco dello Spirito Santo e anche in noi, nella misura della nostra consacrazione, si evidenzia il segno della gloria di Dio "e noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore che è lo spirito" (2 Corinzi 3:18). Scaliamo pure noi il monte della nostra santificazione. Dio ci chiama sul monte Calvario, contempliamo pure noi la gloria del Figlio di Dio, avviciniamoci, "avendo dunque, fratelli, libertà d'entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù per quella via nuova e vivente che egli inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne .. avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura". Ebrei 10:19,20
FRANCESCO RAUTI