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A Proposito di... > La decima
UN INSEGNAMENTO DA NON TRASCURARE
Gesù ha rimarcato l'importanza del dare e ne ha precisato il modo e la misura. La misura fu da Lui indicata la volta che, osservando nel tempio le offerte gettate nella cassetta e le rilevanti somme offerte da molti ricchi, dichiarò ai suoi discepoli che i due spiccioli gettati dalla povera vedova erano l'offerta più grande e certamente la più gradita a Dio, perché erano "tutto" quel che ella possedeva. "Tutto", questa è la nuova misura anche se non è obbligatoria. Se Gesù ha insegnato queste cose, se ha indicato fra le varie misure quella migliore, anche i ministri di Dio, annunciando il Vangelo in maniera integrale, devono insegnarla ai fedeli. Tale insegnamento va impartito soprattutto ai neofiti (1 Pietro 2:1-2) benché molti pastori o insegnanti non siano d'accordo su questo. Se un neofita è fermamente convinto che il suo denaro ha un valore superiore al dono della vita eterna, conseguibile con la fede in Cristo è impreparato ad entrare nella chiesa e nel regno di Dio. Non voglio dire che solo chi ha capito l'impegno economico che la fede in Cristo implica, può essere salvato. No, ma dico che non vi è speranza per chi fra il proprio denaro e Cristo, sceglie il primo e non gli importa di perdere il secondo. Cristo insegna a non riporre un'assoluta fiducia nelle ricchezze e ad amministrarle equamente in vista del regno dei cieli (Luca 12:16-21; 6:35; Marco 10:23-31; Matteo 13:22; 6:32; Filippesi 4:18-19). Il neofita che ha veramente incontrato e ama il Signore Gesù non faticherà ad ubbidire ai suoi insegnamenti e gioia saprà offrire la giusta parte dei suoi beni a Dio nelle persone della chiesa per mezzo della quale ha potuto conoscere Cristo e ottenere la vita eterna. Alcuni ministri non presentano subito, fra gli altri ammaestramenti fondamentali del cristianesimo, il soggetto della decima e delle offerte, perché temono che i neofiti si spaventino e si ribellino fino a perdere la meravigliosa opportunità di essere salvati mediante la sola fede. L'unico spavento, che si dovrebbe avere, è quello per una vita di peccato, ma tutto quello che viene dal Signore, è pace e gioia. Certo che Cristo non è un esattore, ma presentare Gesù Salvatore senza presentare il Suo insegnamento sul dare, visto come aiuto necessario all' evangelizzazione e come liberazione da molte rovinose ansietà, visto come aiuto ai poveri e come espansione della vita dello Spirito, sarebbe una frode, sarebbe presentare un Gesù distorto e falsato. Non si tema dunque di "tagliare" rettamente la Parola della verità (2 Timoteo 2:15) e ognuno esamini sé stesso per non risultare mancante proprio in ciò che va insegnando agli altri. Dire senza fare, fede senza opere; sono aspetti negativi del cristiano (Giacomo 1:22). Sempre in tema di neofiti l'esperienza insegna che l'albero lo si raddrizza finché è giovane. La base di ogni educazione va posta fin dalle prime ore di vita di chi la riceve.